
Musica
06 Nov 2017

Musica
06 Nov 2017
Il "Fidelio" di Ludwig van Beethoven: i valori universali del testo poetico in Musica
Mercoledì 8 novembre 2017 alle ore 20.45 presso la Casa delle Associazioni (ex ULSS) in Via Maset, 1 a Conegliano si aprirà il ciclo di appuntamenti di guida all’ascolto organizzati dall’Istituto Musicale “Arturo Benedetti Michelangeli”. Questo primo incontro vedrà il M° Ezio Mabilia come guida del pubblico presente attraverso l’avventurosa vicenda di Florestan e Leonore, i due protagonisti dell’opera beethoveniana. Ormai il M° Mabilia, grande musicista e già docente di Conservatorio, è una presenza costante nel calendario degli eventi dell’Istituto e ogni volta riesce a regalare, con la sua competenza, passione e umiltà, grandi emozioni a chi lo ascolta.
Da un punto di vista prettamente tecnico, Fidelio può essere indicata come un Singspiel, ossia un’opera che prevede alcune parti cantate e altre parlate. L’opera è stata suddivisa da Beethoven in due atti e dovrebbe essere stata composta tra il 1803 e il 1805. È l’unica opera scritta da Beethoven. La storia è ispirata ad un fatto realmente accaduto nel periodo più sanguinoso del Terrore, in Francia, e riguarda il gesto nobile ed eroico di una donna in favore del proprio amato.
La proposta d’ascolto intende evidenziare i modi attraverso i quali Beethoven esalta il contenuto letterario attraverso gli elementi fondanti la musica, considerati nelle loro singolarità e nelle loro variegate e stupefacenti combinazioni.
Jean Chantavoine, musicologo francese ci lascia del Fidelio queste parole: «per la forza dell'accento drammatico, per l’esattezza della declamazione, per la libertà del dialogo musicale nelle sue scene d'assieme, Fidelio è il padre del dramma lirico moderno; la sua importanza nella storia della musica drammatica non è inferiore a quella dell'Eroica nella storia della sinfonia».
All’analisi del Fidelio seguiranno altri tre incontri (giovedì 16-23-30 novembre alle ore 20.45 sempre presso la casa delle Associazioni a Conegliano) tenuti invece dal M° Michele Borsoi sulla musica da film. Proviamo ad immaginare un film senza la musica: l’occhio non basta. La musica è il collante emotivo fra trama, dialoghi, azione e il pubblico, che grazie alla musica stessa ha la possibilità di distillare in modo profondo il contenuto visivo.
La cittadinanza è invitata.
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