QualBuonVento sulle Olimpiadi di Parigi 2024
A meno di un anno dai Giochi della XXXIII Olimpiade, informalmente noti come Parigi 2024, che si terranno nella capitale francese dal 26 luglio all’11 agosto 2024, ci raggiungono le ventate rivoluzionarie dell’evento, che anticipiamo.
Infrangere i codici, rivoluzionare i Giochi ed essere accessibile a quante più persone possibili: questa è la sfida a meno di un anno dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Ebbene la cerimonia di apertura dei Giochi Estivi, per la prima volta nella storia, non si terrà all’interno di uno stadio ma lungo un fiume: la Senna. Il 24 luglio 2024, 10.500 partecipanti fra atleti, allenatori e staff in rappresentanza di 206 delegazioni, si imbarcheranno su 160 battelli e percorreranno il fiume per oltre sei chilometri. Lungo l’itinerario della sfilata saranno installati 80 maxi-schermi e sono previsti ben 600 mila spettatori che potranno accedere gratuitamente alla cerimonia. Parigi ha voluto organizzare i Giochi nel cuore della città, ai piedi dei suoi monumenti simbolo, in luoghi che evocano la sua storia e il suo futuro. Lo sport esce dagli stadi e ci invita dove meno ci si aspetta: Torre Eiffel, Champs de Mars saranno trasformati in campo da beach volley, Place du Trocadéro in pista da BMX, mentre Invalides e Grand Palais ospiteranno rispettivamente le gare di tiro con l’arco e di scherma; la Senna fungerà anche da piscina e il triathlon si svolgerà sotto il Pont Alexandre III.
Ci saranno eventi pure nei dintorni della capitale, come l’arrampicata su roccia a Le Bourget, l’equitazione a Versailles, ma anche in diverse località della Francia: Marsiglia ospiterà gli eventi velici intorno al suo porto turistico, il football si disputerà a Lille, Nantes, Bordeaux, Lione, Saint-Etienne e Nizza, oltre che a Parigi e Marsiglia, la pallamano a Lille, il tiro a segno e il para-tiro a Châteauroux. Le gare di surf si svolgeranno a Tahiti nella Polinesia francese, l’isola dell’oceano Pacifico situata a 15.700 chilometri da Parigi: nel mare antistante, vicino alla barriera corallina, si forma una delle onde più impegnative al mondo, la celebre “Teahupo’o wave”, alta fino a 7 metri, incanto per di ogni surfista; la scelta di questa sede farà registrare un nuovo primato a Parigi 2024: sarà infatti l’evento olimpico più lontano che si terrà al di fuori della città ospitante.
Altra novità delle Olimpiadi Estive del prossimo anno sarà la break dance diventata ufficialmente disciplina olimpica, che avrà lo scopo tra l’altro di svecchiare i Giochi e renderli appetibili anche alle nuove generazioni.
Per accomunare gli atleti e la gente, per la prima volta nella storia dei Giochi a Parigi si correrà anche una maratona aperta agli atleti dilettanti. Si potrà partecipare alla Marathon Pour Tous in notturna (diverse distanze, per corridori esperti e principianti, giovani e anziani, normodotati e con disabilità), utilizzando il percorso ufficiale della maratona olimpica. Un sogno che si avvera per gli appassionati di running.
In questa edizione lo stemma delle Olimpiadi e quello delle Paralimpiadi sono identici. Si differenziano solo per gli anelli olimpici e gli agitos paralimpici. Come ha spiegato Tony Estanguet, responsabile del Comitato d’organizzazione dei Giochi, si è voluto «mettere gli atleti Olimpici e Paralimpici sullo stesso livello e celebrare i Giochi allo stesso modo».
Tutte queste ventate rivoluzionarie hanno portato tantissima attesa e curiosità sull’evento.
In un recente sondaggio il 65% dei francesi ha affermato che probabilmente seguirà i Giochi in diretta, mentre un terzo ha dichiarato che frequenterà le “fan zone” dove tutti i medagliati saranno invitati a dialogare con migliaia di tifosi. La maggioranza degli intervistati ritiene che l’organizzazione dei Giochi Olimpici sarà vantaggiosa per la Francia in generale: per la sua attrattività come destinazione turistica (65%), per l’attività economica (65%), per la sua immagine all’estero (59%), per il senso di orgoglio che provano ad essere francesi (58%), ma anche per lo sviluppo di infrastrutture sportive o la promozione dell’attività fisica e dello sport (65%).