
Escursioni
17 Lug 2018

Via normale al Sassolungo
17 Lug 2018

Conca del ghiacciaio
17 Lug 2018

Verso l'anfiteatro
17 Lug 2018

Il bivacco
17 Lug 2018

La cima del Sassolungo
17 Lug 2018

Le Cinque Dita
17 Lug 2018

Spigolo del Pollice
17 Lug 2018

In calata verso il rifugio
17 Lug 2018
Rifugio Tony Demetz
Il rifugio è a Selva di Val Gardena, incastonato tra le Cinque Dita ed il Sassolungo, sull'omonima forcella a 2.685mt, facilmente raggiungibile dal Passo Sella e poi tramite ovovia o a piedi con varie e suggestive passeggiate, che alternano grandi prati verdi a torrioni rocciosi.
Fu costruito tra il 1953/54, da Giovanni Demetz (Giuani), in seguito alla morte del figlio Toni Demetz, colpito da un fulmine mentre saliva sul Sassolungo con due clienti.
Giovanni morì nel 1994, a 91 anni, ma il rifugio è rimasto sempre della Famiglia Niederkofler; Enrico Demetz è l'attuale proprietario.
Qui per gli appassionati di montagna ci sono numerose vie di arrampicata tra il III ed il V grado su roccia solidissima che permettono di salire le Cinque Dita con passaggi molto suggestivi come per lo spigolo del pollice, un salita facile ma sempre molto esposta e spettacolare, con partenza e rientro in doppie affianco al rifugio.
Anche dalla parte del Sasso Lungo ci sono numerose torri attrezzate sempre su gradi umani. Da qui parte anche la storica via normale (scoperta da Paul Grohmann nel 1869) alla cima che si snoda tra canali, pareti di III+ e cenge, attraversando la conca dell'ormai esile ghiacciaio; un altro canale ed un sistema di cenge porta allo spettacolare anfiteatro da cui, con una divertente arrampicata di II, si raggiunge il Bivacco Giuliani. Con un tiro di 25mt si sale sulla famosa Torre Rossa e da qui con gli ultimi sali e scendi pressoché in cresta si raggiunge l'agognata cima a 3.182mt. Il panorama è dei più vari, dal ghiacciaio della Marmolada ad inifinite distese verdi.
Si rientra andando a ritroso nella stessa via di salita, potendo approfittare delle numerose calate attrezzate.
La via, pur essendo soltanto di III grado, non è da sottovalutare in quanto tortuosa e molto lunge; mette a dura prova la resistenza fisica e mentale.
Sulla parete nord, invece, ci sono numerose vie di circa 1.000mt di sviluppo, diciamo "non per tutti", sia per lunghezza che per interpretazione.
Per tutti coloro che vogliono godersi una passeggiata in mezzo alla natura ammirando questi immensi monoliti rocciosi è possibile aggirarli per prati raggiungendo il rifugio Vicenza e da lì poi salire a l Demetz.
Rientrando a piedi dal rifugio, raggiunti i prati si possono avere incontri a tu per tu con le numerose marmotte che popolano la valle.
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