
Salute
30 Ott 2018
Alimentazione in gravidanza e allattamento
La gravidanza è un evento fisiologico particolarmente importante, durante il quale la salute di un individuo dipende strettamente dalla salute di un altro. Pertanto, un buono stato di nutrizione della madre già prima dell’inizio della gravidanza, nonché una corretta ed adeguata alimentazione prima e durante tutto il periodo gestazionale, sono condizioni essenziali per la prevenzione di una gran parte delle patologie neonatali ma anche per evitare problemi alla madre durante la gravidanza (diabete gestazionale, gestosi, etc.).
Durante il periodo della gravidanza si incrementa non solo il fabbisogno di Macro Nutrienti come carboidrati, grassi e proteine, ma anche quello di Micro Nutrienti come ferro e calcio e di vitamine (l’acido folico ne è un importante esempio).
È bene soprattutto che i Macro Nutrienti assunti in gravidanza siano di buona qualità, ossia che la maggior parte dei carboidrati sia rappresentata da carboidrati complessi evitando un consumo eccessivo di carboidrati semplici, che le proteine siano di alto valore biologico e che vengano assunte le giuste quote di acidi grassi essenziali (omega-3 e omega-6) in quanto indispensabili per il corretto sviluppo e funzionamento del cervello del bambino.
Anche il fabbisogno di acqua in gravidanza cambia; l’acqua, oltre a coprire i bisogni della madre, deve coprire anche quelli della gestazione e fetali (sangue materno, liquido amniotico e annessi, sangue e tessuti fetali); per cui è necessario bere di più.
Come alimentarsi in allattamento?
I fabbisogni nutrizionali della puerpera sono elevati in quanto la produzione di latte richiede un grosso dispendio energetico, infatti l’energia spesa nei primi 4 mesi di allattamento è uguale all’energia di tutta la gravidanza.
L’allattamento comporta l’aumento della richiesta di quasi tutti i micronutrienti, ma un’alimentazione ricca e variata è sufficiente a soddisfare questi fabbisogni senza necessità di ricorrere alla supplementazione farmacologica. Nello specifico per quanto riguarda il calcio, dato che l’apporto di calcio per il bambino deve essere costante, l’organismo utilizza i depositi della madre, con conseguente diminuzione della densità minerale ossea.
Bisogna sapere anche che le sostanze aromatiche volatili di alcuni cibi, possono passare nel latte, conferendo un cattivo odore o sapore al latte (asparagi, aglio, cipolle, cavoli, mandorle amare e alcune spezie), inoltre alcuni alimenti possono anche scatenare nel lattante manifestazioni di tipo allergico (formaggi fermentati, crostacei e molluschi, cacao e cioccolata, e alcuni tipi di frutta.
In allattamento, così come in gravidanza, infine, bisognerebbe evitare le bevande alcoliche e preferibilmente non assumere bevande contenenti sostanze nervine: caffè, te, cacao, bevande a base di cola.
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