
Salute
28 Apr 2020
Binge Eating Disorder
Il binge eating disorder altro non è che il disturbo da alimentazione incontrollata.
Spesso viene confuso e trattato come l’obesità perché i soggetti che ne soffrono sono obesi, la differenza sta però nel fatto chi soffre di Binge “nasconde” un disturbo che fa parte dei disturbi del comportamento alimentare.
Fa parte dei disturbi del comportamento alimentare e proprio di recente è stato inserito nel manuale diagnostico dei disturbi mentali (DSM-5) come disturbo a sé mentre prima era inserito tra i “disturbi alimentari non altrimenti specificati”, questo perché si è visto che è molto più frequente nella popolazione di quanto non si credesse e i dati sono ancora sottostimati proprio perché viene sovrapposto all’obesità.
Chi soffre di questo disturbo ha degli episodi di abbuffate compulsive ossia con perdita di controllo, in un arco di tempo molto breve (meno di 2 ore) ingerendo grandissime quantità di cibo fino ad arrivare ad apporti calorici elevatissimi (di diverse migliaia di calorie in questo breve arco di tempo).
Gli episodi devono verificarsi almeno 1 volta a settimana per almeno 3 mesi per poter fare la diagnosi.
Un’altra delle caratteristiche di questo disturbo è il fatto che non ci sono compensazioni con vomito autoindotto, lassativi o diuretici, come invece succede per la bulimia.
Queste abbuffate avvengono in solitaria, quando nessuno vede e la compulsività porta anche ad uno stato di “estraniazione” dal proprio corpo, come una sorta di “trans” dal quale, una volta rinsaviti e rendendosi conto di ciò che è stato fatto, scatta un fortissimo senso di colpa, frustrazione e disgusto verso se stessi.
Le teorie riguardanti le cause sono diverse; alcuni sostengono si tratti di un disturbo del comportamento alimentare dove il comportamento disfunzionale (ossia le abbuffate) rappresenta il sintomo.
Un’altra teoria lo vede come un disturbo di tipo emozionale questo perché è come se fosse un comportamento adattativo a situazioni di stress, stati emotivi mal gestiti e quindi si usa il cibo come “valvola di sfogo”, infine una terza teoria associa il disturbo all’abuso di cibo ossia ad una vera e propria dipendenza come per le droghe e l’alcol.
Se ben pensiamo in ogni caso tutte tre queste teorie si manifestano in chi soffre di BED ed è proprio per questo che è molto complesso occuparsi di chi soffre di Binge.
Possiamo però rassicurare chi ne soffre, in quanto è un disturbo che si può curare.
L’approccio migliore è quello multidisciplinare ossia quello che prevede che il paziente venga seguito in contemporanea da più figure professionali che si occupino di lui da tutti i punti di vista: nutrizionale, psicologico e/o psichiatrico, endocrinologico, internistico, etc.
L’approccio multidisciplinare risulta il miglior metodo per la gestione di qualsiasi tipo di patologia e ancor più di quelle che vanno sotto il nome di disturbi del comportamento alimentare o disturbi dell’alimentazione e della nutrizione.
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