
Salute
19 Nov 2019
LA MADRE TERRA CONSIGLIA: "AGNOCASTO"
Le tradizionali prescrizioni dell'agnocasto, riguardano la cura dei disturbi che la sindrome premestruale, mastalgia ciclica, irregolarità del ciclo mestruale, sintomi della menopausa. Le ricerche hanno dimostrato che non contiene sostanze che assomigliano agli ormoni femminili e ne mimano in parte l’azione. Sembra piuttosto che in questa attività sia coinvolta l’inibizione del meccanismo della secrezione prolattina, mediata dai ricettori della dopamina. Alcuni sintomi del ciclo mestruale potrebbero dunque essere in parte causati dalla comparsa di livelli anomali di prolattina.
ATTIVITÀ E BENEFICI
Sindrome premestruale: Negli esperimenti condotti si è potuto evidenziare, infatti, una riduzione dell’irritabilità, della cefalea, dei gonfiori, delle alterazioni dell’umore, con un generalizzato miglioramento della condizione.
Mastodinia: La supplementazione di agnocasto si è rivelata utile nel caso di mastodinia. Recenti sperimentazioni hanno rivelato come nei soggetti trattati con estratto di agnocasto, questo sintomo sia scomparso più velocemente.
Anomalie del ciclo: In un open trial a 1591 donne con insufficienza del corpo luteo fu somministrato agnocasto per 6 mesi. I medici osservarono una risposta positiva nel 61% delle pazienti e il 33% non accusò effetti collaterali.
Problemi di fertilità femminile: Alti livelli di prolattina sono riconosciuti come una tra le tanti possibili cause di infertilità. Per questo motivo l’estratto di agnocasto è talvolta prescritto contro l’infertilità.
Curiosità: Il suo nome latino “vitex agnus castus” indica quindi che si tratta di una pianta dotata di una ipotetica azione anafrodisiaca (contrasta il testosterone) nell'uomo. Il medico greco Dioscoride, del I secolo d.C., lo suggeriva come rimedio per diminuire la libido; secondo il naturalista romano Plinio il Vecchio, veniva sparso sui letti delle mogli dei soldati ateniesi, per preservarne la fedeltà coniugale quando i soldati andavano lontano in battaglia. In passato si pensò che i semi fossero particolarmente utili alla vita monastica e fu abbondantemente coltivato presso i monasteri per cui sono stati chiamati anche "pepe di monaco". Arnaldo da Villanova(XIII sec) dichiarava con grande serietà che bastava portare addosso un coltello con il manico fatto col legno di Agnocasto per tener lontana ogni idea voluttuosa
Rubrica La Madre Terra, di Maurizio Trentin.
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