
Salute
24 Mar 2020
Strategie nutrizionali per sostenere il sistema immunitario
In questo momento di grande emergenza nazionale legata alla diffusione di Covid-19 tante notizie e tante bufale sono state dette tanto da non riuscire a capire dove sta la verità.
Partiamo da uno studio del Journal of Medical Virology che cerca di fare il punto della situazione sull'importanza dallo stato nutrizionale come parte della terapia dell'infezione da Coronavirus.
Lo studio afferma che, non avendo, in questo momento, una terapia medica efficace (non abbiamo ancora un vaccino), è utile intervenire con più strategie possibili con l'obiettivo di migliorare la risposta del sistema immunitario del paziente all'infezione.
Gli studi - tutti e all’unisono - affermano che alcuni micronutrienti sono molto utili a migliorare e supportare il sistema immunitario nel far fronte alle infezioni virali.
Tra questi i micronutrienti i più efficaci sono:
Vitamina C: supporta il sistema immunitario nel contrastare le infezioni da Coronavirus ed è d'aiuto per ridurre la suscettibilità alle polmoniti.
Vitamina D: è stato dimostrato che una sua carenza aumenta la suscettibilità dei modelli animali all'infezione da Coronavirus bovino. La vitamina D è strettamente legata al sistema renina-angiotensina i cui recettori sono maggiormente espressi a livelli dei polmoni ecco perché bassi livelli di vit. D acutizzano la sindrome polmonare. I livelli di questa vitamina sono spesso carenti nella popolazione generale ed è stato dimostrato che ristabilire un corretto stato nutrizionale per questa vitamina può rappresentare un aiuto in più al sistema immunitario.
Zinco: la carenza di questo minerale riduce la capacità di risposta del sistema immunitario. Ad esempio, l'integrazione di questo oligoelemento nei bambini che ne sono carenti riduce la morbilità di infezioni virali come il morbillo.
Selenio: la carenza di questo minerale, oltre a ridurre la capacità di risposta alle infezioni, favorisce le mutazioni virali e quindi una più rapida diffusione dell'infezione.
Tra i polifenoli ci sono anche i polifenoli e la curcumina che inibiscono l’attività dell’NF-κB ossia un fattore di trascrizione la cui attività è uno dei tratti distintivi della risposta della cellula ospite all'invasione da parte di agenti patogeni.
L’attività di NF-κB è essenziale per influenzare la propagazione e replicazione del virus nell'ospite e i Coronavirus hanno imparato come utilizzare Nf-kB per riprodursi.
Questi microelementi, in primis e come buona prassi, dovrebbero essere assunti quotidianamente con una alimentazione varia.
La Vitamina C è abbondante in arance, limoni, ribes nero, peperoni, kiwi, fragole e spinaci.
La Vitamina D, oltre a essere prodotta a livello della pelle con l'esposizione al sole, cosa che al momento, a meno che non si dispone di un terrazzo, non possiamo fare viste le restrizioni per la quarantena, può essere assunta con aringhe, salmone, tonno, alici e uova.
Lo Zinco è abbondante nel germe di grano, nella crusca, nei semi di lino, negli anacardi e nei pinoli. Gli alimenti che sono più ricchi di Selenio sono tonno, merluzzo, orata, polpo e calamari.
I polifenoli si trovano nella frutta colorata, nel te, nel cioccolato, mentre la curcumina viene estratta dalla curcuma che è una radice.
Ovviamente, oltre che con il cibo, tali micronutrienti possono essere assunti con integratori specifici ma, come afferma il dott. Arrigo Cicero, presidente della Società italiana di nutraceutica (Sinut) “non vi è certezza che l’utilizzo di integratori, nutraceutici e protocolli nutrizionali finalizzati al miglioramento della risposta immunitaria siano efficaci in questa fase proprio perché essi sembra migliorino la risposta immunitaria in condizione di salute standard e non in una fase di acuzie e soprattutto in presenza di un patogeno così poco conosciuto. ”
Cicero afferma che “il farmaco più promettente al momento per il controllo della sintomatologia non stimola il sistema immunitario ma ne deprime selettivamente alcune componenti, in particolare l’interleuchina-6. Non abbiamo perciò idea di cosa significhi stimolare in acuto il sistema immunitario in questa condizione”.
Da questo possiamo evincere che del buono stato del nostro sistema immunitario dobbiamo occuparci in tempi non sospetti, ossia nella quotidianità, portandoci avanti nel costruire un organismo quanto più resistente possibile e ancora una volta utilizzando l’alimentazione e l’attività fisica come alleati principali.
Al momento la priorità è quella di rispettare tutte le norme di isolamento sociale prescritte da governo, senza pensare che ciascuno di noi non possa essere colpito.
Fonti: Zhang, L.; Liu, Y. Potential interventions for novel coronavirus in China: A systematic review. J. Med. Virol. 2020, 53, 1.
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