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30 Mar 2022

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Uova, Pasqua e Primavera
Lasciate alle spalle le fredde giornate invernali, il clima mite, ormai primaverile, ci invita ad uscire di casa magari per una passeggiata o per fare due chiacchere con i conoscenti o gli amici. Il calendario ci ricorda che la Pasqua è prossima e che festeggiarla può anche essere un’occasione in più per stare vicino a qualche caro, magari durante una scampagnata da arricchire con una merenda a tema.
Tradizionalmente è proprio nel periodo di Pasqua che le nostre tavole si arricchivano di piatti a base di uova di gallina. Allevamenti e importazioni hanno cambiato un po’ questo fenomeno ma l’uovo rimane un elemento caratterizzante tanto della Primavera quanto della Pasqua.
Andando a ritroso nella storia dei popoli, l’uovo è stato utilizzato come simbolo di fertilità, della nascita ma anche della rinascita. La primavera era per tutta una serie di zone geografiche il momento del risveglio dalla sterilità invernale e il suo arrivo veniva festeggiato in molti casi donando uova, soprattutto bollite, di gallina o di animali simili. Pagani e cristiani, riconoscendone l’importanza, hanno utilizzato l’uovo, assieme ai suoi colori, per ricordare ad esempio la rinascita della terra o per simboleggiare la resurrezione di Cristo, o anche il suo sepolcro.
Andando a pescare invece nella storia delle aie dei nostri territori, si scopre che sul finire dell’inverno le galline deponevano meno uova. Che fosse perché erano prossime al cambio del piumaggio (muta), o per il freddo che le aveva interessate, o perché le uova dovevano essere covate per originare i pulcini, il prezioso alimento scarseggiava sulle tavole. Il cambiamento delle temperature e l’arrivo della bella stagione ne favorivano invece la deposizione così che le mense potevano contare sulla loro presenza e sul loro elevato valore nutrizionale.
Insomma, tanto la rinascita della terra, con il suo ciclo vegetativo, quanto la Pasqua erano momenti importanti da festeggiare e proprio l’uovo si prestava a questo scopo. Alla tradizione di regalare uova per la Pasqua negli ultimi decenni si sono agganciate anche le aziende dolciarie che in maniera artigianale o industriale producono le uova di cioccolato da offrire o donare ai propri cari.
Sode, le uova, ben si adattavano anche a far giocare i bambini. Si utilizzavano per una piccola caccia al tesoro anche in spazi piccoli, oppure in una sfida tra due o più individui, che, usando l’uovo come un birillo, se lo aggiudicavano dopo che, lanciando una moneta, avranno colpito una o più volte il premio.
Ovviamente, poi, le uova sode venivano mangiate: semplici o ripiene con acciughe o pane tostato sbriciolato o anche con tonno e verdure tritate; anche delle buone frittate arricchite con qualche erbetta di campo potevano rappresentare la scusa o il premio per incontrarsi e passare bei momenti insieme.
Quanto è rimasto oggi di queste tradizioni? Se sono simbolo di vita, non possono che rimanere vive!
Quale migliore occasione della Pasqua, per darsi appuntamento a tavolo o all'aria aperta, e assaporare tutto il profumo della rinascita attraverso il suo simbolo!
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