
QualBuonVeneto
27 Nov 2020

QualBuonVeneto
27 Nov 2020
Apre la casa della “custodia”
PIÙ DI UN SÌ...
...del vescovo Michele Tomasi, del parroco di Vallio, don Roberto Trevisan, con il consiglio pastorale e degli affari economici, dell’associazione So-Stare, con don Paolo Basso, alla ricerca dell’alfabeto della cura, della custodia, dell’ospitalità, del dialogo, dell’ascolto reciproco. Un dare carne a quella sillaba di vangelo che ogni giorno la parola di Dio offre, vivendola nelle relazioni con gli altri, in prospettiva di rendere visibili esperienze di fraternità.
Noi non siamo mai i custodi di un compiuto, ma sempre cercatori di un divenire. (Christiane Singer)
UN SEGNO
Insieme in un territorio di periferia, con ministeri, attenzioni e compiti diversi, per dare vita ad un luogo dove fermarsi, sostare e dar voce a quella quotidianità di cui è intessuta la vita delle persone. È un bisogno del nostro tempo così incerto: raccogliere i pezzi di storia di ciascuno/a perché nulla vada perduto. Briciole di vita che, se raccolte e narrate, riempiono ceste da distribuire ad altri per nutrire la loro fame di relazione, di senso, di speranza, di fiducia. Un piccolo segno di chiesa “in uscita”.
Dio è presente nel punto in cui gli sguardi si incontrano. (Simone Weil)
UN’APERTURA
….di una casa a Vallio (dove hanno abitato per 22 anni i padri del P.I.M.E.). Casa perché in essa si esprime l’ospitalità della vita: darla alla luce, accoglierla, lasciarla crescere, sostenerla, alimentarla, accompagnarla… Casa con la porta aperta perché chiunque arrivi si senta attesa/o. Nella gratuità dell’incontro dove ciascuno si misura non su cosa è evidente e conosce, ma su quello che gli rimane ancora da scoprire negli occhi degli altri e nel pezzo di cielo che porta nel cuore.
Che Gesù è nato, che è nato in noi diciamolo con la vita. Diciamolo dando coraggio a tutto ciò che sa di inizio, a tutto ciò che sa di nascita, a tutto ciò che sa di germoglio. (Angelo Casati)
COME SI PARTE CONCRETAMENTE
Far casa, fraternità, non è forse il compito di ogni credente, di ogni parrocchia? Proprio in questo tempo, in cui l’assedio di tante informazioni e attività riempie la testa e il cuore, manca uno spazio per fermarsi in gratuità. Esistono iniziative di cura, di attenzione rivolte alle persone con specifici disagi economici, abitativi, psichici, dipendenze, ma emerge anche il bisogno di tutte le altre persone di un luogo accogliente dove depositare le domande di senso.
Dove i Padri del PIME hanno aperto la casa di Vallio alle missioni, ai giovani, alla ricerca spirituale, dopo un anno dalla loro partenza, alcuni laici, nella semplicità di “fare casa”, desiderano proporsi per attendere e accogliere le persone in ricerca di una sosta interiore. A partire da questa settimana, dei volontari. Prenotazioni al numero 349-2370181 (don Paolo Basso). Un weekend al mese (quando sarà possibile) sarà aperto a tutti. Per un dialogo telefonico si può chiamare il numero 0422-707486 il giovedì o il venerdì dalle ore 17.00 alle 21.00. Ci saranno altre iniziative, anche on line, per approfondimenti e testimonianze di fraternità.
L’AUGURIO DEL VESCOVO: “UN SEGNO DI INCONTRO E ASCOLTO”.
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